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I soliti pregiudizi sul Sud. La Sanità in Campania e le mancanze dei Governi italiani. Tutti

I soliti pregiudizi sul Sud.

La Sanità in Campania e le mancanze dei Governi italiani. Tutti

Le parole veritiere di alcuni politici sulla “salute” ( poca ) della Sanità campana, hanno avuto una flebile cassa di risonanza, forse perché, al netto dei nostri errori, mancanze o debiti accumulati, ci sono forti responsabilità dei governi italiani attuali e di quelli di un passato prossimo e remoto. Siamo derubati da sempre ed anche l’ambito sanitario non si sottrae a questa spregiudicata gestione delle risorse vergognosamente diversamente distribuite sempre a scapito del Sud.

Per esempio, la Regione Campania, da 20 anni viene ‘derubata’ di 300 milioni di euro annui, perdendo così tra i 5 e i 7 miliardi di euro. Mancano almeno 10mila dipendenti (siamo la Regione che ha la percentuale più bassa di personale sanitario rispetto alla popolazione ed è quella che riceve meno trasferimenti in rapporto al numero di abitanti) e strutture territoriali.
Per ciò che concerne i fondi, Napoli e la Campania sono perfettamente in linea con la spesa dei fondi Fesr 2014-2020 mentre da oltre un anno i 21 miliardi di euro di fondi Sviluppo e Coesione bloccati, non arrivano alle Regioni.

A livello nazionale la speranza di vita alla nascita nel 2022 è infatti calcolata in 80,5 anni per gli uomini e in 84,8 anni per le donne. La Campania, con valori della speranza di vita di 78,8 anni per gli uomini e di 83,1 per le donne, resta la regione dove si vive meno a lungo. Ci ammaliamo prima di tutti e non riceviamo fondi aggiuntivi per questo.A Napoli, rispetto all’Italia, si muore di più, si muore di più di malattie cardiovascolari (in particolare malattie ischemiche del cuore e del cervello), di tumori (in particolare quello polmonare) e di malattie respiratorie.
Gattopardescamente parlando, tutto cambia affinché nulla cambi. Dal 1861.

Patrizia Stabile