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L’ ironia e la sagacia, tutta partenopea, di Eduardo Scarpetta

L’ ironia e la sagacia, tutta partenopea, di Eduardo Scarpetta

Eduardo Scarpetta fu, senza dubbio, il più importante attore e autore del teatro napoletano tra la fine dell”Ottocento e i primi del Novecento.

Capostipite della dinastia teatrale degli Scarpetta-De Filippo ( Eduardo, Peppino e Titina erano i suoi figli naturali), fu l’inventore del teatro dialettale moderno in lingua napoletana.

Celebre fu una diatriba, finita in una causa civile, che Scarpetta vinse, per lesi diritti d’autore e accusa di plagio ,con il vate Gabriele D’Annunzio che assorbì molte delle energie che per vocazione dedicava alle sue pregevoli commedie.

La sua irresistibile ironia ne fece un personaggio unico così come possiamo averne contezza leggendo un aneddoto spassoso:

“Durante una passeggiata in carrozzella disse al suo cocchiere, Pasquale, di fermarsi per permettergli di espletare un suo bisogno urgente (bisogna premettere che egli soffriva di una reale patologia renale). Il caso volle che fu sorpreso in quel frangente da una guardia municipale la quale, pur avendolo riconosciuto, non potè evitare di elevargli una contravvenzione di due lire e cinquanta per oltraggio al pudore. A nulla servì ad Eduardo Scarpetta il giustificarsi dicendo che si era trattata di una necessità “clinica”, la contravvenzione di due lire e cinquanta andava pagata. Eduardo Scarpetta cavò allora dalla tasca una banconota da cinque lire e, non essendo la guardia in grado di dargli il resto, non trovò di meglio che dire a Pasquale:

“Pascà scinne e fa pure tu!“.

Patrizia Stabile

ph Eduardo Scarpetta fotografato da Mario Nunes Vais