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L’amore per Totò in un aneddoto poco conosciuto

L’amore per Totò in un aneddoto poco conosciuto

In arte Totò, in realtà , così come riconosciutogli dal Tribunale : Sua Altezza Imperiale Antonio Porfirogenito della stirpe Costantiniana dei Focas Angelo Flavio Ducas Comneno di Bisanzio, Principe di Cilicia, di Macedonia, di Dardania, di Tessaglia, del Ponto, di Moldava, di Illiria, del Peloponneso, duca di Cipro e di Epiro, conte e duca di Drivasto e Durazzo.  Morì  il 15 aprile del 1967 e da Roma, quando sentì che stava sopraggiungendo il suo momento in quanto la sua non era un’indigestione ma un infarto, chiese di essere trasportato a Napoli, tra la sua gente.

I funerali ufficiali si tennero il 17 aprile del 1967 nella Basilica del Carmine Maggiore di Napoli gremita di persone realmente addolorate e non solo per i 97 film che lo hanno reso immortale.

La figlia Liliana ricorda un episodio che fa comprendere di quanto amore , soprattutto nel suo Quartiere, la Sanità, l’artista fosse omaggiato:   un piccolo boss, soprannominato “Naso ‘e cane”, organizzò un secondo funerale da farsi nel quartiere Sanità con una bara vuota, evidentemente,ma che catalizzò la stessa immensa folla dei funerali ufficiali.

Patrizia Stabile

ph. foto  funerale alla Sanità, archivio Carboni