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Trotula De Ruggiero, medico nella Scuola Medica Salernitana ,in epoca medievale

Trotula De Ruggiero, medico nella Scuola Medica Salernitana ,in epoca medievale

Lo studio e la diffusione della medicina nel Sud, hanno origini molto antiche.

Salerno, per esempio,  ha rappresentato, per un lungo periodo, il  punto di riferimento grazie alla Scuola Medica Salernitana, nata durante il Medioevo e  considerata la più illustre e la più antica istituzione dell’Occidente europeo per l’insegnamento e l’esercizio della medicina.

Tale Istituzionale Scuola,  si vide assegnare il titolo di “Civitas Hippocratica”,  apposto sul suo sigillo.

 Una leggenda narra che nacque  per opera di quattro Maestri di diversa provenienza, ovvero uno latino, uno greco, uno ebreo e uno arabo, proprio a  sottolineare la pluralità delle voci e la molteplicità delle implicazioni culturali presenti che videro   gradualmente i dogmi della medicina monastica lasciare  il posto all’esercizio laico della disciplina.

Disciplina intrapresa anche dalle donne.

Nonostante la stampa celebri l’inglese Elizabeth Blackwell, morta nel 1910, come la prima donna della storia moderna a laurearsi in Medicina e ad esercitare questa professione,  noi ricordiamo la verità:  Trotula De Ruggiero fu, secoli prima, la prima donna medico in Europa. Ostetrica e levatrice vissuta nella metà dell’XI secolo  si accentrò soprattutto sulla salute ginecologica delle donne.

Il suo famoso trattato “De passionibus mulierum ante in et post partum”, edito a stampa solo nel 1544 a Strasburgo, segna la nascita dell’ostetricia e della ginecologia come branche della scienza medica.

Ben presto, con il contributo anche delle “medichesse o mediche”  che studiavano a fondo le funzioni medicamentose di erbe sconosciute, i farmacisti di Salerno divennero noti in tutta Europa per i loro preparati  dando origine a una nuova scienza, la Farmacologia, che l’imperatore Federico II promosse come uno dei cardini della medicina medioevale.

 

 

Equilibrio tra malattia e sua cura, dovuta specialmente a erbe “officinali”, che, coltivate nei giardini dei conventi, curano ogni cosa. E così sta scritto all’inizio del Regimen Sanitatis Salernitanum, il testo in versi latini, che è il riassunto della saggezza della Scuola, e che andava mandato a memoria da ogni medico. Così recita l’esordio del poemetto, dedicato al Re Riccardo d’Inghilterra, che a Salerno fu guarito:

Se vuoi guardarti dai mali, se vuoi stare sano, scaccia le gravi preoccupazioni, non abbandonarti all’ira. Sii sobrio nel bere, moderato nel mangiare, non ti sia gravoso passeggiare dopo pranzo, evita il sonno pomeridiano, non trattenere l’orina, non comprimere l’ano con sforzo. Se tu osservi queste regole con cura, vivrai sano molto a lungo. Se ti mancano i medici, ti siano medici questi tre principi: mente lieta, riposo, dieta moderata”.

 

Patrizia Stabile