Skip to content
LA CASTAGNE DEL PRETE, I BORBONE ED I MONACI BENEDETTINI
LA CASTAGNE DEL PRETE, I BORBONE ED I MONACI BENEDETTINI
La tradizione campana che ha fatto propria questa abitudine, prevede la realizzazione delle castagne del prete, un prodotto artigianale che richiede oltre un mese di preparazione. La castagna del prete deriva dalla varietà Montella IGP, pare infatti che siano stati i Borbone insieme ai monaci Benedettini ad aver affinato la tecnica, partendo da un semplice albero di castagne selvatiche, attraverso vari innesti sono riusciti a creare i Marroni, castagne molto grandi e con una polpa estremamente saporita, ideali per essere la base di varie preparazioni culinarie tipiche del territorio campano e non solo. Vediamo come si possono fare le castagne del prete fatte in casa.
La ricetta tradizionale
L’origine della ricetta delle castagne del prete sembra risalire ad un’antica storia che ha a che fare proprio con un prete. La leggenda narra che il monaco avendo ricevuto in dono molte castagne, decise di trasportarle verso casa con l’aiuto di un mulo. Quest’ultimo gravato dal troppo peso, non resse il carico che si riversò interamente in mezzo alle acque di un fiume. Il monaco, deriso dagli abitanti del villaggio, non si arrese e portò le castagne a casa, nonostante fossero bagnate, riuscì a raccoglierle tutte quante e decise di metterle in forno per farle asciugare. Il risultato fu incredibile, una castagna con l’interno morbido e profumato, molto saporito. Per quanto sembri essere fantasiosa la storia, racchiude in parole semplice il procedimento per creare le castagne del prete, attraverso le varie fasi.
Industrialmente queste vengono prodotto essiccando all’incirca 150 quintali di castagne su un pavimento in legno con il fuoco acceso alla base, dopo questa prima fase, da eseguire subito dopo aver raccolto le castagne poiché in quel momento hanno una grande percentuale d’acqua al loro interno. In seguito, vengono tostate, questa fase è essenziale per consentire alla castagna di avere il proprio sapore tipico. L’ultima fase, quella che consente di mangiare una castagna morbida e saporita, è quella chiamata bagno, le castagne infatti vengono immerse in acqua per 7 giorni. Solo allora, saranno pronte per essere gustate da sole o aggiunte alle ricette tipiche che le prevedono.
Castagne del prete fatte in casa
Nonostante inizialmente le castagne del prete fossero fatte esclusivamente nel territorio Avellinese, ad oggi, sono diffuse in tutto il territorio italiano e nel mondo, soprattutto sotto il periodo natalizio vengono vendute anche in chioschetti in mezzo alle strade e cotte secondo la ricetta tradizionale.
Anche in casa è possibile fare le castagne del prete, bisogna lasciarle essiccare su una grata con sotto il fuoco, così che il fumo dia alla castagna il sapore tipico del prodotto, anche su un barbecue è possibile eseguire questo procedimento, in seguito, bisogna tostare le castagne, in formo ventilato per almeno 50 minuti, in questo modo verrà eliminata dalla castagna tutta l’acqua ancora presente e rimarrà solo il tipico sapore della polpa.
L’ultima fase può essere eseguita in ogni momento, in quanto le castagne si conservano anche per due settimane. Bisogna re-idratare le castagne in acqua o vino, così che siano morbide e possano essere gustate con semplicità. Basta qualche giorno immerse nel liquido per poterle consumare, riscaldandole magari in forno poco prima di consumarle a tavola accompagnate magari da un bicchiere di vino rosso.
FONTE: foodblog